Terapia adiuvante nel carcinoma vulvare linfonodo-positivo
Le donne affette da carcinoma vulvare con linfonodi positivi presentano un elevato rischio di sviluppare recidiva della malattia e, al momento attuale, i criteri per l'indicazione di radioterapia adiuvante rimangono controversi.
Lo studio clinico di coorte, AGO-CaRE-1, è stato condotto al fine di approfondire il ruolo della radioterapia adiuvante nel trattamento del carcinoma della vulva linfonodo-positivo.
Un totale di 1.618 donne con diagnosi di carcinoma primario a cellule squamose della vulva, trattate in 29 Centri oncologici tedeschi nel periodo 1998-2008, sono state incluse in questo primo studio esplorativo, multicentrico.
Delle 1.618 pazienti documentate, 1.249 erano state sottoposte a stadiazione chirurgica inguinale e il relativo status linfonodale era stato ulteriormente analizzato.
Fra le 1.249 donne di cui era stato analizzato il coinvolgimento linfonodale, 447 ( 35.8% ) presentavano metastasi linfonodali ( N+ ), con uno ( 172 pazienti, 38.5% ) o due ( 102 pazienti, 22.8% ) linfonodi positivi.
Le donne con linfonodi positivi presentavano un tasso di sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) ed un tasso di sopravvivenza globale ( OS ) del 35.2% e del 56.2%, rispetto al 75.2% e al 90.2% rispettivamente osservati nelle donne con linfonodi negativi ( N- ).
244 pazienti ( 54.6% ) con linfonodi positivi sono state sottoposte a terapia adiuvante, 183 delle quali ( 40.9% ) hanno ricevuto radioterapia a localizzazione inguinale ( +/- altri campi ).
In queste pazienti, i tassi di sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale sono risultati sensibilmente migliori rispetto alle pazienti linfonodo-positive non-sottoposte a trattamento adiuvante ( PFS: 39.6% vs 25.9% , hazard ratio, HR = 0.67; intervallo di confidenza [ IC ] 95%: 0.51-0.88, P = 0.004; OS: 57.7% vs 51.4%, HR = 0.79, IC 95%: 0.43-0.78, P inferiore a 0.17 ).
Tale beneficio è risultato statisticamente significativo nell'analisi multivariata dei dati aggiustata per età, performance status ECOG, stadio UICC, grado tumorale, profondità di invasione e numero di linfonodi positivi ( PFS: HR = 0.58, IC 95%: 0.43-0.78, P inferiore a 0.001; OS: HR = 0.63, IC 95%: 0.43-0.91, P = 0.01 ).
In conclusione, dallo studio è emerso che nel trattamento del carcinoma vulvare, la radioterapia adiuvante è associata a una migliore prognosi nei pazienti con linfonodi positivi, che rimane comunque inferiore ai pazienti con linfonodi negativi.
La chemioradioterapia adiuvante potrebbe quindi rappresentare una possibile strategia utile per migliorare la terapia, alla luce della sua superiorità nei confronti della sola radioterapia osservata negli altri tipi di tumore. ( Xagena2015 )
Mahner S et al, J Natl Cancer Inst 2015; 107 (3): dju426
Onco2015 Gyne2015
Indietro
Altri articoli
Terapia endocrina adiuvante con Abemaciclib più terapia endocrina per tumore mammario in fase iniziale ad alto rischio, positivo per il recettore ormonale, negativo per HER2
Due anni di Abemaciclib ( Verzenios ) adiuvante combinato con terapia endocrina ( ET ) hanno portato a un miglioramento...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
La regressione patologica linfonodale dopo chemioterapia neoadiuvante predice la recidiva e la sopravvivenza nell'adenocarcinoma esofageo
Esistono prove limitate riguardanti gli effetti prognostici della regressione patologica dei linfonodi ( LN ) dopo chemioterapia neoadiuvante per l'adenocarcinoma...
Terapia adiuvante di Nivolumab in combinazione con Ipilimumab rispetto a Nivolumab da solo nei pazienti con melanoma resecato in stadio IIIB-D o in stadio IV: studio CheckMate 915
Ipilimumab ( Yervoy ) e Nivolumab ( Opdivo ) hanno entrambi mostrato benefici terapeutici per il melanoma resecato ad alto...
Chemioradioterapia concomitante seguita da Cisplatino - Gemcitabina adiuvante versus chemioterapia Cisplatino - Fluorouracile per il carcinoma nasofaringeo N2-3
I pazienti con carcinoma nasofaringeo N2-3 hanno un alto rischio di insuccesso del trattamento nonostante l'attuale pratica di utilizzo di...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Potenziali mediatori della neuropatia periferica indotta da Oxaliplatino nella terapia adiuvante nel tumore del colon in stadio III: studio CALGB Alliance/SWOG 80702
Sono state valutare le associazioni indipendenti e interattive di durata del trattamento pianificato, uso di Celecoxib, attività fisica, indice di...
Chemioterapia per infusione arteriosa epatica adiuvante postoperatoria con FOLFOX nel carcinoma epatocellulare con invasione microvascolare
Sono state segnalate l'efficacia e la sicurezza della chemioterapia per infusione arteriosa epatica ( HAIC ) adiuvante postoperatoria con 5-Fluorouracile...
Malattia molecolare residua ed efficacia della chemioterapia adiuvante nei pazienti con carcinoma colorettale
Nonostante il trattamento con lo standard di cura, oltre il 30% dei pazienti con carcinoma colorettale operabile va incontro a...
Trastuzumab emtansine neoadiuvante ridotto con o senza terapia endocrina rispetto a Trastuzumab con terapia endocrina nel tumore mammario in fase iniziale HR+/HER2+: sopravvivenza a 5 anni nello studio WSG-ADAPT-TP
La chemioterapia neoadiuvante è lo standard di cura nel tumore mammario in fase iniziale ( EBC ) positivo per il...